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Casa F.

Localizzazione

via L'Ardenza

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Autori

Arch. Ciro Pennisi e Brando Savelli

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Anno

1950

 

Stato di conservazione

edificio esistente

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Bibliografia

Rivista "Spazio - n°3"; 1953 (Dir. Luigi Moretti)

http://arti.sba.uniroma3.it/rivistaspazio/viewer/web/viewer.html?&file=Li4vLi4vcGRmL1NwYXppbzMtRlQucGRm

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Questa casa, ubicata a Fregene Nord, nonostante sia stata progettata da due architetti non particolarmente noti (la coppia Pennisi-Savelli), risulta molto ben documentata grazie all'articolo monografico che Luigi Moretti le dedica nel n°3 della rivista "Spazio". Riproduciamo un brano della descrizione offerta dallo stesso Moretti:

 

"Di Fregene luogo felice, si è già detto altra volta, ma la casa F. disegnata e costruita con attento amore da Ciro Pennisi e da Brando Savelli ne ripropone un'immagine nuova, tutta centrata sulla pineta così che il mare diventa lontano e si riduce al chiarore e ai bagliori dell'orizzonte.

Sembra infatti che la casa sia solo composta per bere e vivere la densa luce della pineta e null'altro, chiusa come è ad ogni fastidio e movimento del mondo esterno. Un grande finestrone, come quelli di certi vecchi studi da pittore sospesi, impassibili, sulle case di Roma, accoglie e poi rifrange e spegne per tutta la casa questa luce. Un pino regale la filtra, e a suo ridosso si stringe la casa e si spiega come un nastro. L'organismo architettonico della casa è semplice e risolve quesiti e segue concetti volutamente limitati. La casa deve proteggere dal caldo e dal vento freddo, deve essere serena e comoda, deve resistere ai mesi di abbandono, deve essere sicura. L'aspetto che deriva dalla soluzione di questi punti è quello vivo e contraddittorie di una vera casa: accogliente e ferrigno, cortese e difensivo. 

Ma in particolare si deve notare un fatto importante di questa casa: il coraggio, finalmente, di aver fatto la stanza da pranzo ben arieggiata ma senza finestre e solo illuminata dall'alto. E’ una piccola stanza, all'angolo del soggiorno, domestica e preziosa.

La pianta della casa, che ha il suo fulcro esterno nel grande pino centrale, è tagliata con chiarezza, è ampia e minuta secondo le esigenze delle zone. Il gruppo dei servizi e è ottimo. Le camere da letto rivolte a levante sono salvate, al possibile, dagli occhi di tutti.

Le superfici esterne della casa hanno una scorza di liste di Travertino che attende i licheni, le piccole piante grasse e l'erbetta portati dal vento per diventare viva è divertente In ogni punto. Il tappeto tessuto in ceramica e teso al lato dell'ingresso da il benvenuto ai padroni e agli ospiti con grazia orientale. "

Mor.

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dall'articolo di Luigi Moretti sulla rivista "Spazio" n°3 (1950); direttore Luigi Moretti

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L'edificio si conserva in discreto stato, anche se una serie di interventi, come la sistemazione di grate su tutte le finestre, hanno in qualche modo compromesso la forma originale.

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